IL PRIMO GIORNO

Il primo giorno di scuola è un appuntamento, un incontro, una promessa.


In questo climax tematico mi avvicino con timidezza, eccitazione e sorpresa. Un appuntamento con persone nuove di cui non conoscevo l’esistenza ma che so che da quel momento in poi mi riguarderanno.
Mi preparo, preparo tutto a partire da me stessa. Scelgo l’abbigliamento adatto. Così? No troppo formale, forse con questi altri vestiti sono più  a mio agio. I capelli. Li lego o li tengo sciolti? Prendo dei testi. Ne prendo diversi: quando li vedrò capirò cosa farà al caso nostro.
Ogni dettaglio di me stessa è silenziosamente e consapevolmente pensato: più sarò a mio agio io in quello che sono, più riuscirò a trasmettere fiducia all’ appuntamento.
Prendo la macchina mi avvicino al luogo dell’incontro. Ho delle borse appese alle mie spalle, piene di testi, registri, elenchi di nomi che ancora non so pronunciare. Stanno per materializzarsi di fronte  a me occhi, mani, voci che tra pochi istanti avranno un peso specifico sulle mie azioni.
Eccomi lì, in anticipo di una decina di minuti. Sono pronta, voglio accoglierli e conoscerli. Gioco a mettermi nei loro panni, chissà cosa staranno immaginando, cosa si aspettano. E’ anche il loro primo giorno di scuola. Anche loro si saranno preparati all’appuntamento e magari sono agitati. Come me. Non vedo l’ora del calcio di inizio, dai arbitro fischia è solo per questo che mi sono allenata, che mi pesa la spalla, che ho mille idee che mi frullano in testa e che voglio realizzare. Ho bisogno di nuove ispirazioni, queste persone che sto per incontrare aggiungeranno un pezzo nuovo alla mia strada, mi suggeriranno nuovi stimoli, nuovi strumenti, affineranno il mio punto di vista professionale, faranno entrare in crisi i metodi che utilizzo o li valorizzeranno. Sta per partire la scommessa. Eccoli che arrivano. Gli occhi si incrociano, i sorrisi si fanno larghi e le mani si stringono. Buongiorno. Ciao. Non servono troppe parole. Si inizia da quelle che trasmettono i sensi. Poi si passa a dare un nome a quegli occhi e alle parole che conoscono tutti. Si sorride.
Come è rassicurante capirsi.

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