Il giorno e la notte

 

“La Cina è il drago. E’ il rosso. E’ la passione, è la fatica, la difficoltà. E’ una donna seducente, affascinante e dotata di grande intelletto, che impone all’altro una storia d’amore e, immancabilmente, di odio”.

Ho passato un weekend meraviglioso a Pingyao, per dirla come in quel film ho mangiatopregatoamato e ora che sono sul treno K (che è quello lento) ho quattro ore di viaggio, il tempo giusto per quietare l'adrenalina e finalmente andare con calma verso casa e verso le mie nuove consapevolezze dopo più di un mese dal'altra parte del mondo...

Fare un viaggio da soli non è godersi lo spettacolo in poltrona ma è salire sul palcoscenico e recitare insieme alla gente del luogo. Lo spettacolo te lo godi mentre lo vivi mentre lo agisci e a volte ti manca sederti su quella poltrona, rilassarti e non pensare ad altro se non a quello che gli altri hanno confezionato per te. Le cose vanno avanti in base a come la prendi, a come decidi di agire, a quanto sei capace di lasciare finalmente fluire le cose. Solo quando danzi tra le cose che accadono credo tu riesca appieno a godere di quel qui e ora, seppur così lontano da te e dal tuo environment. Non sempre quindi le cose vanno lisce come l'olio, l'incomunicabilità verbale è stressante, la solitudine a volte pesa (io che sono sempre stata piena di amici ora devo affrontarne la mancanza n.d.r) e soprattutto in Cina ci ho portato anche me e tutto quello che ho dentro lo butto lì su quel palco sotto a quel cacchio di occhio di bue che illumina ogni mia cellula e me la rivela. Nonostante la frustrazione di non capire e la difficoltà dell'insediamento iniziale questa credo sia la cosa più bella che questa terra mi sta regalando: una Marta un pò più cessa (fa trooooppo caldo e uso poco il rossetto) ma incredibilmente capace nonostante tutto di danzare. E così, quando mi abbandono, "la solitudine" sul nuovo pianeta diventa un vantaggio perchè mi ritrovo una bambina in braccio, una signora che mi prepara una cena, una guesthouse che mi fa conoscere viaggiatori del mio stesso continente, una ragazza in treno che mi aggiunge su wechat e si informa su come sto e se ho bisogno di qualcosa, una cameriera di "Costa Coffee" che si rende disponibile per conversare con me in cinese e fare pratica, un ragazzo che si avvicina mentre sto bevendo un caffè (americano). Magicamente i rapporti con le persone si fanno facili, si parla, ci si aiuta si passa una serata insieme...e tutto solo perchè si è da soli.

Quando qui sorge il sole le persone a cui tengo di più al mondo stanno per andare a dormire. Ci penso sempre ogni volta che sto per svegliarmi o per addormentarmi anche se piano piano sto uscendo  dal mio jet lag mentale. Per dirla tutta non è solo una questione di ore di fuso, di luce, di sonno o di veglia. Qua si sta parlando de il giorno e la notte, di opposti e contrari, solitamente però protagonisti delle storie d'amore migliori. Quello che per me era una cosa qua è un'altra, i concetti di logica e normalità completamente ribaltati ( e già lo erano un pò in Italia), tutto è come se fosse traslato, tutto ciò che conoscevo è stato tradotto in una nuova versione.  Là è così, qua è cosà. Non è difficile capire che per chi, come me, non mastica cultura orientale è uno svarione! Ma di quelli seri! Lo svarione si porta dietro un sacco di eccitazione, novità, pensieri vivaci tra cui : ma come ho vissuto fino adesso? dov'ero? perchè non l'ho fatto prima?  e meno vivaci ecco come il sempreverde ma chi me l'ha fatto fare? io e la mia maledetta impulsività! E così si aggiungono pezzi, a volte ci sente alla luce, altre volte al buio ma mai alla stessa velocità.

Una storiella cinese racconta di una bambina che va in giro a chiedere agli animali della foresta :"wo xiao ma?" che vuol dire: "io sono piccola?". Gli animali più grandi della foresta la fanno sentire non piccola, piccolissima e rispondono positivamente alla sua domanda...Poi però va dagli animali più piccoli, quelli quasi invisibili e questi ovviamente dicono alla bambina che lei non è piccola, ma grande anzi per alcuni grandissima. La bambina capisce che non è mai sempre piccola o sempre grande. E' tutte e due le cose. 

Ed è per questo che quando io e la mia lao shi di cinese ci incontriamo e ceniamo insieme dopo la lezione ci facciamo una foto. Perchè siamo curiose del nostro contrario, del nostro opposto, di quell'alterità che viene da lontano ma che in qualche modo ci appartiene. E allostessoidenticomodo, qualcheminutodopo mentre io pubblico quella foto su facebook, lei la sta pubblicando su QQ.

  Quando si può essere tutto e il suo contrario hai già ciò che ti serve per riuscire a stare al buio o alla luce. Non importa se bene o male. 

Ci sai stare.

 



 


 


 



Commenti

  1. Wow Marta, scusa commento sempre... ma sono affascinata. Ti stai scoprendo e stai scoprendo. E questa esperienza nel bene e nel male è tua e se sei lì, vuol dire che la dovevi fare. Gli opposti sono dentro di noi, entrambi, e convivono... è la nostra mente "occidentale", "moderna" chiamiamola come vogliamo.. che li ha pensati, pensati e quindi separati. Ma loro sono dentro di noi, come due cose punto. E per citarti, noi danziamo in queste cose, ma credo che anche loro danzino dentro di noi. Questa tua scoperta di te, questo tuo viaggio dentro, è super. Brava Marta! Che impari, rifletti, interiorizzi, cambi e ti trasformi. Ti abbraccio sempre. Vivi

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