Che flash

  • Ogni giorno alle ore 12.00 in una Spa vicino a una tavola calda vicino a casa mia tutto lo staff si raduna nell'atrio e coordinato da una voce guida compie quello che a me sembra un giuramento militare al servizio estetico. Incredibile. Un giorno alle 12.00 ho dovuto filmarlo per poterlo rivedere per credere.
  • Ogni giorno per tutto il giorno dalle 8.00 alle 21.00 l'Apple Store vicino al supermercato vicino a casa mia manda in loop e a tutto volume la stessa canzone. Questa.
  • Ogni giorno dalle 9.15 alle 10.45 a scuola gli studenti marciano nel campo a suon della stessa identica musica. Ogni mattina.
  • Ogni giorno alle prime ore del mattino le macchine suonano il claxon incuranti del fatto che tu stia dormendo magari? Non importa. La strada inizia ad affollarsi quindi se ci sono più di due macchine per strada è obbligatorio suonare il claxon. Se non lo suoni chitihadatolapatente?
  • Ogni giorno alle ore 12.00 migliaia di studenti salgono le scale per la mensa, fanno la stessa fila del giorno prima, con la stessa identica divisa, stesso taglio di capelli, stessa faccia assonnata. Unico distintivo il cartellino di riconoscimento che ogni giorno devono mostrare alla guardia al cancello della scuola.
  • Ogni giorno quando una famiglia cinese fa un viaggio in treno è bene che si porti una borsa piena di cibo perchènonsisamai, magari c'è un'improvvisa carestia o il servizio bar finisce le scorte in quella mezzora di tragitto.
  • Ogni giorno al ristorante il numeroso staff, in cui saggiamente vi sono distribuiti i ruoli, fa un balletto fuori all'ingresso per invogliare ad entrare le bocche affamate che passano per la strada. Ogni giorno lo stesso balletto.
  • Ogni giorno nello stesso ristorante ti prende un colpo e sobbalzi perchè lo stesso staff che hai visto prima ballare anche col giubbotto perchè adesso ci sono 9° ora è dentro sull'attenti con auricolare e menu e grida (e non dice, grida) in coro " HUANYING GUANGLIN" che significa praticamente benvenuto. Io mi spavento ancora. E ho scoperto che lo fa anche il parrucchiere con i suoi shampisti.
  • Ogni giorno tutto è tremendamente così vivo e rumoroso. Le voci registrate su nastri che girano e girano per tutto il giorno nelle bancarelle del mercato e dicono ripetutamente cosa si vende.
  •  Ogni giorno al supermercato anziani signori in divisa che non fanno altro che pulire il pavimento con un mocho cosi ossessivo che una volta mi sono dovuta fermare 5 minuti per capire esattamente cosa stesse davvero pulendo: lo stesso metro quadro.
  • Ogni giorno quando qualcuno si ammala senti sempre la stessa frase: bevi più acqua calda.
Se c'è una parola che mi viene in mente se penso alla Cina è : ripetizione.
E' un immensa e infinta ripetizione di gesti, rumori, sapori, odori, abitudini, riti.
Ho letto da qualche parte che pure i discorsi di Mao possono essere tagliati a metà senza perdere senso perchè solitamente la seconda parte non era che la ripetizione della prima.
Un immenso rituale, gigantesco, grande quanto la sua estensione e la sua numerosa popolazione. Un sistema di regole chiare e ben esplicite che non lascia spazio alla rielaborazione o al facciocomemipare. Se fosse un Monopoli non avrebbe la carta degli imprevisti, anzi l'imprevisto è accuratamente e strategicamente evitato. Un sottoposto fa il suo dovere da e fino a dove gli è stato ordinato. Se qualcosa non è contemplato nella consegna si blocca tutto non si può fare, a meno che non si consulti prima il proprio boss che a sua volta consulta il suo e bla bla bla.
Ad una prima impressione del tipo tutto è cosiprevedibile, ho cercato di capire quali fossero i vantaggi sociali di un atteggiamento così controllato da riti rassicuranti, rassicuranti proprio perchè azzerano il rischio. Si insomma, se uno cambia cd...cosa succede? Quale rischio si corre?
Ho dovuto scomodare Confucio quando mi è capitata sottomano una sua frase " i riti rendono grande l'uomo" perchè non lo rendono schiavo dei propri sentimenti e stati d'animo e può ricomporre se stesso. Improvvisamente ho rivisto quella che io chiamo ripetizione come rito e una luce nuova, come sempre mi capita in questo film, mi ha illuminato ancora una volta le cose.
Dietro questi riti c'è la consapevolezza sociale di contribuire all'armonia collettiva senza alterarla con le proprie reazioni senza turbarla o influenzarla. Ognuno al suo posto fa il suo dovere. Ogni giorno allo stesso identico modo, tutto sembra fatto in serie  in una gozzoviglia di stili, generi diversi dove tante cose che non c'entrano tra loro si ritrovano insieme senza apparentemente funzionare ma che in realtà ordinate e rassicurate dal rito fanno si che tutto funzioni fino a domani. E tu non puoi che non  sentirti unicamente in Cina e da nessuna altra parte. Non a casa, non in Occidente, non in Oriente in generale. Solo ed esclusivamente in Cina può succedere. E funzionare.

Che flash.







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