C'è posta per me

Se questa storia volesse un sottotitolo le regalerei questo: 
ricevere una busta dall'Italia e sentirsi come un soldato in guerra.
 
Questa è la storia di quando una mattina mi sono svegliata e la mia ormai amica A Yi mi ha consegnato una busta bofonchiando qualcosa in cinese. Quattro toni dopo avevo in mano una busta marrone, di quelle morbide che si usano per contenere qualcosa. Potevo sentire le palline di plastica interne scoppiare alla mia presa decisa. Un indirizzo infinito in cinese e uno così famigliare che mi ha fatto immaginare il lungo viaggio che quella busta ha dovuto fare per arrivare a me e solo per me.

Sono uscita per un attimo dalla bolla in cui mi trovo qui e mi sono riconnessa con l'Italia in un modo diverso, concreto, tangibile. Non una schermata di Skype, una tastiera, uno schermo, un telefono. Una busta con dentro cose da toccare,vedere, leggere. Una busta che ha fatto un viaggio lunghissimo per portarmi tre cose che a ben guardare sono tre simboli che racchiudono perfettamente anche il mio di viaggio. E tutto grazie ad una amica carissima, quella che ha il fidanzato che vorrei io (dai non fare quella faccia), quella con cui non smetto mai di parlare e di confrontarmi, un'amica che ha passato un'esperienza simile in una terra difficile e ha compreso tutte le mie parole (soprattutto quando le parole erano dure e difficili quando le raccontavo l'estraneità del mio inizio qui). Beh le ha capite tutte se mi ha mandato tre oggetti che mi faranno per sempre ricordare non la Cina, ma me in Cina.

1. "...lo stesso pozzo dal quale si leva il vostro riso è stato sovente colmato dalle vostre lacrime. E come potrebbe essere altrimenti?" mi dice il foglio rosso. Un bellissimo pensiero di Gibran, il più azzeccato per le contraddizioni e gli opposti che qui ho vissuto.

2. Il cioccolato. All'inizio questa mia amica mi diceva : ti mando un abbraccio perchè mi ricordo che a me mancavano tanto. Ecco, avevi ragione anche se poi di abbracci ne sono arrivati tanti ( e da tutto il mondo). E quell'85 % cacao ne è la conferma.
(Inutile dire che è durato un giorno, ma questa è un'altra storia...)

 3. La colonna sonora di Beverly Hills. Usata. Originale anni '90.
Erano mesi che cercavo di regalare una colonna sonora a questo mio incredibile pezzo di vita. Probabilmente mi è bastato dirti che qui sto vivendo i miei "sweet sixteen" per avermi fatto chiudere il cerchio.

A 30 giorni dal mio ritorno ho la tenacia, l'affetto e la spensieratezza.
Me l'ha detto una busta una mattina di novembre...e io ci credo!

Grazie Marti.

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